Inizia una nuova guerra fredda

04/03/2014 : 17:18

Inizia una nuova guerra fredda

Avevamo recentemente scritto a proposito dell'Ucraina: "La Russia non lascerà correre,non starà a guardare".

I fatti ci hanno dato ragione perchè l'affermazione derivava non da un presunto intuito geniale ma da un ovvio esame della realtà. Potrebbe la Russia restare indifferente a quel che accade al di là del proprio confine, dove ha importanti basi militari e dove esiste nella zona dell' Est una popolazione prevalentemente di lingua russa ?

Può la Russia ignorare che il nuovo governo ucraino si collochi  in  posizioni nettamente antirusse assumendo un atteggiamento persecutorio nei confronti dei cittadini di origine russa ai quali  vorrebbe negare persino  l'uso della propria lingua? Il rafforzamento delle basi militari era pertanto prevedibile ed anche l'aumento del controllo del territorio circostante.

Al contrario degli USA che dichiarano appoggio incondizionato al nuovo governo, sottintendendo che potrebbero se necessario intervenire, la Russia continua ad usare una tattica basata più sui fatti che sulle minacce e le frasi roboanti utilizzat e da Kerry ed Obama. Putin non ha espresso solidarietà ai gruppi di armati filorussi di Belbek o di Sebastopoli che si impossessano di uffici pubblici e di aeroporti, ma non li ha nemmeno contrastati.

In questa fase Putin non ritiene che esistano ancora le condizioni per un intervento diretto e lascia spazio (e certamente concede aiuti) ai gruppi filorussi. Mentre nelle basi russe  affluiscono uomini e  mezzi per essere pronti a qualsiasi evenienza. Nel frattempo i falchi americani spingono incoscientemente verso un conflitto  con la Russia convinti che il loro potenziale bellico, in particolare atomico, sia  nettamente superiore. Essi dimenticano che Putin ( che non sono riusciti ad eliminare malgrado l'enorme finanziamento ai gruppi d'opposizione) durante questi anni invece di fare discorsi minacciosi e arroganti ha sempre usato il linguaggio  della moderazione e, senza molto rumore, rimetteva in funzione il grande armamentario bellico ereditato dall'URSS e ne produceva di nuovo.

Tale moderazione non ha impedito  con grande fermezza a  Putin di opporsi  al Consiglio di sicurezza dell'ONU ad un'intervento militare in Siria, né ha impedito  la fornitura di mezzi finanziari e militari. La Siria ha da lunga data sempre avuto ottimi rapporti con la Russia e questa possiede a Tartus la sua unica base aeronavale del Mediterraneo. Mettere in Siria un governo fantoccio significa anche, per gli americani, sbarazzarsi di questa base. A questo punto c'è il rischio che la situazione dell'Ucraina, programmata e finanziata dagli USA e dall'UE, diventi simile a quella siriana, solo simile perchè le conseguenze ed i pericoli sarebbero assai più gravi.

 28/02/2014

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